lunedì 7 novembre 2016

SushiAmo?

Ora, chi vi parla è una consumatrice direi anche fin troppo abituale di sushi.
 Si, anche io sono caduta in quel tunnel fatto di roll e tempura.
Non posso nascondermi dicendo che è un consumo saltuario, la mia è una vera e propria abitudine, una tappa praticamente settimanale.
Penso che la cosa sia partita un po come per tutti. Un invito fatto da un amico più sperimentatore di noi, frutto di uno sbaglio perché si pensava "ma si mangiare giapponese e cinese sarà lo stesso" oppure, se siete delle new entry nel mondo sushivoro sicuramente dopo home di social intasate da foto come queste, avete ceduto.. anche solo per fare la foto figa e restare digiuni.
Roll con salmone cotto, avocado e Philadelfia.
Roll con salmone,orata e tonno crudi con salsa piccante.
Sta di fatto, che da ciò che ho potuto osservare, al primo assaggio o si resta estasiati, o lo si schifa completamente, oppure si rimane con viso assente a fissare cosa si stringe tra le bacchette. Ecco, nel mio caso è stato così. Niente di entusiasmante, niente che mi facesse dire "Lo adoro" ma nemmeno nulla che me lo facesse detestare. Insomma, mi ponevo su campo neutro per ciò che riguardava il sushi. Complice però un Fidanzato rimasto estasiato da questi cilindri di riso, siamo tornati spesso a contemplare questi piatti particolari, provando sempre posti nuovi.
Poi arriva l'illuminazione, proprio sotto casa. Pregio da non sottovalutare quando, post abbuffata "all you can eat" hai scarse capacità di deambulare.
Posticino tranquillissimo, nuovo, curato il giusto. Cibo fresco, cotto al momento. Niente, abbiamo provato a resistere, ma il nostro cuore (e stomaco) era già stato reso schiavo. La presenza poi di un roll con tempura di gambero spaziale, ha favorito il processo..lo ammetto. Li ho capito che, come tutto il resto d'altronde, se fatto a modo, il sushi aveva tutto un altro sapore.
Per tirare le somme, tanto per non continuare a fantasticare all'una di notte su cibi non a portata, vi dico che bisogna provare. Sempre e tutto.
Il patriottismo che abbiamo, lo stomaco verde-bianco-rosso non  implica l'impossibilità di perdere la dignità davanti ad un menù senza limiti al giapponese.
Si, non avrei problemi a mangiarmi una teglia intera di pizza,anzi. Ma datemi due bacchette e sarò felice. Molto.

sabato 5 novembre 2016

Presentiamoci

O perlomeno, ci si prova.
Aprire un blog non è una passeggiata, diciamolo. Odio chi fa tutto facile, che non riconosce certe difficoltà o limiti. Quindi io di conseguenza uso la schiettezza che Madre Natura mi ha donato per ammettere quante parolacce e sbuffamenti vari ci sono stati dietro la creazione di questa pagina.
Non sono una cima nella programmazione, penso che sia già abbastanza chiaro a tutti voi. Diciamo che il mio "maneggiare" internet si circoscrive tutto in tre/quattro siti che visito con la certezza di non creare danni. O far implodere il pc per un virus.
Forse è più una scommessa personale vedere piano a piano prender forma questo mio blog, magari cercando di renderlo anche appetibile alla vista. Non storcete il naso. Ho detto cercando, non riuscendoci.
Ho sempre avuto tanto da dire, forse anche troppo. Mille interessi e tante storie di vita da condividere. Un profilo Instagram che è nato come un diario alimentare strettamente personale ma che poi ha creato attorno a se una sfera social. Un fidanzato forse un po logorroico che però condivide alcune mie passioni, le altre invece, le faccio sorbire a voi.
Che direzione avrà questa pagina? Credo non una sola... la mia, o meglio, la nostra idea è di sviluppare più rubriche. Che comprendano campi quali cucina, tecnologia (No.. Non ne parlerò io. Promesso), tendenze, viaggi e.. pensieri. Anche tanti pensieri.